Rigenerazione urbana e interventi di valorizzazione del territorio
355,5 milioni di euro per la valorizzazione turistico- culturale dei luoghi
Rigenerazione urbana
Si punta a realizzare un’articolata serie di interventi di rigenerazione urbana per migliorare la qualità degli spazi pubblici, delle relazioni sociali, dei servizi e sottoservizi dei comuni dei due crateri e, al contempo, rilanciare la loro offerta turistico-culturale. Questi obiettivi si sviluppano in tre linee di intervento:
- Progetti di rigenerazione urbana degli spazi aperti pubblici di borghi e di città (199,2 milioni di euro)
Saranno finanziati i progetti dei comuni tesi al recupero o alla creazione di aree verdi, al rinnovo di arredi urbani e pavimentazioni, al recupero di edifici e alla creazione di punti intermodali per incrementare la cosiddetta mobilità dolce, che si tratti di nuovi camminamenti nei centri storici o di parcheggi di snodo. Alla base dell’ammissibilità dei progetti, che possono variare secondo le necessità, ci sono il principio di ecologia e la proprietà pubblica (o in fase di acquisizione al patrimonio pubblico) dei luoghi oggetto di investimento. Ai circa 200 milioni di euro del programma si aggiungono altri 700 milioni di euro di risorse messe a disposizione dal Commissario sisma 2016 e dalla Struttura di Missione L’Aquila 2009, per interventi sulle opere pubbliche che hanno subito danni diretti dai terremoti; - Progetti per la conservazione e fruizione dei beni culturali (39,5 milioni di euro)
È prevista la realizzazione di tre centri per il deposito e il restauro dei beni culturali recuperati dal sisma e interventi per alcuni musei de L’Aquila. Verrà realizzato un centro deposito in ogni regione: a Rieti per il Lazio, a Camerino per le Marche, a Spoleto per l’Umbria. A L’Aquila, in Abruzzo, sono in programma interventi al Castello cinquecentesco, noto anche come Forte Spagnolo, e la realizzazione di un ‘Museo interattivo della Perdonanza Celestiniana’; - Implementazione di cammini culturali, tematici e storici (116,7 milioni di euro)
Si tratta di interventi di ammodernamento e messa in sicurezza di impianti sportivi, ricreativi e di risalita, nonché di promozione di infrastrutture per la valorizzazione del territorio, rifunzionalizzazione delle soluzioni abitative di emergenza (S.A.E.) per fini turistici, nel momento in cui le strutture saranno lasciate dagli attuali occupanti. Gli elenchi degli interventi sono stati proposti dalle Regioni anche in base alle particolari vocazioni del territorio e in un’ottica di sistema che abbracci il turismo legato alla montagna e allo sci e il turismo lento, che attraversa borghi e natura in tutte le stagioni dell’anno, a piedi o in bicicletta. Si tratta di percorsi diversi tra loro ma comunque interconnessi e con l’obiettivo di creare nuove occasioni di lavoro e di sviluppo sia per chi abita già in queste zone sia per chi vorrebbe trasferirsi in futuro.