
Incentivi per le imprese per il rilancio economico e sociale - Macromisura B
Sostengono gli investimenti, stimolano l’innovazione e rafforzano le attività produttive.
Incentivi per le imprese
Gli incentivi per le imprese per il rilancio economico e sociale (macromisura B) puntano a sostenere gli investimenti, a stimolare l’innovazione, a rafforzare le attività produttive e la capacità competitiva dei territori dei due crateri compresi nelle regioni Abruzzo, Lazio, Marche e Umbria. La macromisura è rivolta in gran parte al sistema delle imprese, per favorire lo sviluppo, la crescita occupazionale, così come l’inclusione sociale, anche attraverso il terzo settore, il turismo, la cultura, l’economia circolare, rendendo possibile ed efficiente il riciclo delle macerie e sostenendo la filiera del legno e dell'agroalimentare. Il pacchetto di interventi si articola in 4 sottomisure:
- Sostegno agli investimenti economici e riciclo delle macerie - 388 milioni di euro
L'obiettivo è sia sostenere gli investimenti delle imprese di ogni dimensione, anche in forma aggregata, sia favorire la nascita di nuove imprese e il rientro di attività già esistenti al tempo del terremoto, valorizzando gli investimenti innovativi con un'attenzione particolare alla transizione ecologica e digitale. Sono compresi anche gli interventi per aumentare l’efficienza del processo di smaltimento e riutilizzo delle macerie. Si articola in 6 specifiche linee di intervento; - Turismo, cultura, sport e inclusione - 180 milioni di euro
Si tratta di tre linee di intervento dedicate allo sviluppo di imprese culturali, creative, turistiche, sportive (anche del terzo settore) e a progetti territoriali che qualifichino l'offerta turistica, culturale e sportiva, con un canale specifico per gli interventi di rilancio abitativo, inclusione e innovazione sociale, compresa la realizzazione di spazi per lo smartworking; - Economia circolare e filiere agroalimentari - 50 milioni di euro
Si sviluppa in tre linee di intervento: la promozione dell’associazionismo nel settore agrosilvopastorale; il sostegno alla filiera di gestione e valorizzazione delle risorse ambientali, forestali e agroalimentari attraverso interventi di sistema per la realizzazione di piattaforme di raccolta e trasformazione delle risorse naturali locali e per il ciclo del legno; incentivi per l’acquisto di macchinari e per aumentare l’efficienza del processo di smaltimento e riutilizzo del ciclo delle macerie. L’intento è aumentare l’efficacia di tutte le fasi del processo sulle risorse naturali (pianificazione, coltivazione, raccolta, trasformazione e commercializzazione) e le macerie e assicurare un valore aggiunto ai prodotti trasformati in loco; - Ricerca e alta formazione - 80 milioni di euro
Grazie a questo intervento si realizza la prima rete integrata territoriale per la ricerca e l'innovazione, con il coinvolgimento di tutte le Università e centri di ricerca pubblici delle quattro regioni colpite dal sisma. La rete si compone di quattro centri di ricerca e alta formazione, uno per ogni regione e ciascuno dedicato a un ambito specifico, ai quali si aggiunge la nuova sede all'Aquila della Scuola Nazionale della Pubblica Amministrazione. Un vero fiore all'occhiello del Fondo complementare, che valorizza e supporta le attività di ricerca e il trasferimento tecnologico e di competenze al tessuto socio-economico dei territori dell'Appennino centrale.
Gli incentivi
- Investimenti di grande dimensione (B1.1)
- Investimenti di medie dimensioni (B1.2)
- Avvio, crescita e rientro di microimprese (B1.3a)
- Investimenti innovativi delle PMI (B1.3b)
- Avvio, crescita e rientro delle PMI (B1.3c)
- Sostegno a cultura turismo sport (B2.1)
- Partenariato per la gestione del patrimonio pubblico (B2.2)
- Inclusione sociale, cooperazione e terzo settore (B2.3)
- Economia circolare e filiere agroalimentari (B3.2)
- Ciclo delle macerie (B3.3)